Teatro Serra a Pontenure è un vero e proprio gioiellino costruito interamente in vetro e ghisa alla fine dell’800 dalla famiglia Raggio, allora proprietaria anche della Villa e del meraviglioso parco che fa da cornice al Teatro.
Il teatrino, che sorge nella parte nord – occidentale del parco, fu fatto edificare tra il 1889 e il 1897 su modello dei giardini d’inverno che si diffondevano in quel periodo in Europa.
Costituisce oggi un raro esempio di architettura che coniuga le ragioni della cultura con quelle della natura e del paesaggio. Il suo nome deriva infatti dal suo originario doppio utilizzo: come teatro di famiglia e, allo stesso tempo, come serra, per proteggere le piante esotiche durante la stagione fredda. Le piante venivano messe al riparo nella due ali laterali, costruite in ghisa, cemento e vetro: l’ala sinistra accoglieva una collezione di orchidee, quella destra specie esotiche.
Il teatrino è costituito da un palcoscenico in muratura, il cui arco scenico conserva tracce di decorazioni floreali. La cavea è caratterizzata da una struttura vetrata e da una volta a botte in legno e ferro, sorretta da dieci colonnine in ghisa. Alla piccola platea di soli 50 posti si accede dal giardino. Solo recentemente ha subito i primi interventi di ristrutturazione che hanno permesso di renderlo nuovamente agibile dopo essere stato per molto tempo il più piccolo tra i 428 Teatri chiusi d’Italia censiti dalla ricerca nazionale Teatri Negati, in cui è raccontato come caso emblematico ed è protagonista di un bellissimo racconto dell’attore e regista Marco Baliani.
Teatri negati. Censimento dei teatri chiusi in Italia.